sabato 11 febbraio 2012

Black Caviar vince ancora: sue anche le C F Orr Stakes. E sono 18!

Ci scusiamo, ma la valigia di aggettivi l'abbiamo svuotata da tempo. Black Caviar (Bel Espirit) ha vinto la sua corsa numero 18 consecutivamente, da imbattuta, nelle C. F. Orr Stakes G1 a Flemington e sui 1400 metri. E quando Greg Miles, commentatore per la televisione Australiana, ha visto transitare la fenomenale  ampionessa sul traguardo ha esclamato: "The Greatest Show on Earth." Nulla da eccepire, perchè la performance è stata nuovamente quella di una cavalla che sembra appartenere ad un altro pianeta, per la facilità con cui produce cambi di marcia devastanti ai danni di avversari che sembrano inermi, o di un'altra razza. 
E' la realtà: Black Caviar ha battuto il meglio del meglio in Australia, e non ci sono più miti da sfatare per lei, dopo aver oltrepassato anche il limite dei 1200 metri, vincendo con lo stesso identico stile delle precedenti (anzi, se vogliamo anche meglio) nella sua prima apparizione sui 7 furlongs, e dunque sui 1400 metri. Peter Moody l'aveva detto che sarebbe andata bene lo stesso, ma in fondo una cavalla del genere potrebbe davvero fare tutto, su qualsiasi distanza. Horse or machine? Black Caviar ha graduato a piacimento in un'andatura da crociera (per lei) in una corsa lenta all'inizio ed in dirittura ha spezzato le reni a cavalli come Southern Speed (Southern Image), vincitrice di Caulfield Cup G1 lo scorso anno, tanto per dirne, dando un "saggio" in un "assaggio" della sua classe alla folla di 30,000 anime che avidamente impazziva per una foto con lei. Black Caviar ha concluso in totale souplesse in 1m 25.14s con parziale tra i 400 ed i 200 in 10,64s...devastante! Ora pensa già al prossimo impegno, le Futurity Stakes G1 del 25 Febbraio sempre sui 1400 metri o correre nelle Lightning Stakes G1 della settimana prossima a Flemington sui 1000 metri, tanta è la forma della allieva di Peter Moody. Solo dopo una di queste, ci sarà l'ispezione del Tapeta a Meydan in vista del Golden Shaheen G1 che mette in palio US$2,000,000. Sarebbe un bel colpo,  visto che in una corsa guadagnerebbe la metà di quanto ha già vinto in carriera, ma quello che serpeggia nei pensieri di Peter Moody, Luke Nolen ed i proprietari G J & Mrs K J Wilkie, Werrett Bloodstock P/L Synd, C & Mrs J Madden, P Hawkes & D M & Mrs J Taylor, al di la dell'aspetto economico, è battere gli odiati "pommies" in Inghilterra, nel meeting della Regina. Noi abbiamo il biglietto pronto, speriamo non esca bollita dai prossimi appuntamenti.
Black Caviar è una figlia di Bel Espirit (Royal Academy) che in carriera ha accumulato 8 vittorie in G1 per un totale di A$4.74 milioni vinti in carriera. Un bel ritorno per una cavalla pagata A$210,000 dal suo trainer Peter Moody che l'ha pescata alle William Inglis & Son Melbourne Premier Yearling Sale per i proprietari attuali Gary & Mrs K J Wilkie et al. Allevata da Mr R Jamieson, Vic, la mamma di Black Caviar è Helsinge (Desert Sun), maiden, prodotto di Scandinavia (Snippets), vincitrice di G2 e piazzata in 4 G1. Questa ha prodotto anche Magnus (Flying Spur), secondo solo di Miss Andretti (Ihtiram) nelle Lightining appunto, e Wilander (Exceed And Excel), quarto di Scenic Blast nel 2009. Scandinavia è prodotto della linea femminile di Song Of Norway (Vain), che ha prodotto gli sprinter Frosty The Snowman (Christmas Tree), Russian Tea Room (Raise A Cup), e Midnight Sun (Western Simphony), che però ha distrutto la tradizione di famiglia, vincendo a 2400 metri in una Listed.
Una mezza sorella di Black Caviar da Redoute’s Choice (Danehill) è il Lot 200 nel catalogo di William Inglis & Son Australian Easter Yearling Sale di Pasqua. Mentre un fratello della campionessa da Flying Spur (Danehill) è stato venduto lo scorso dopo una bella licitazione, per $1,064,761 (che equivalgono a $1,025,000 Australiani) da Hawkes Racing.
Il video delle CF Orr Stakes lo trovi cliccando qui: http://www.youtube.com/watch?v=39gE8Q0OIDw
Il video di Caulfield Racing qui: http://www.youtube.com/watch?v=39gE8Q0OIDw
Se vuoi vedere un report del Festival di Caulfield, con immagini anche di Black Caviar, clicca qui: http://www.youtube.com/watch?v=hL-IkDGjn-Y&feature=share
Insomma, descrivono la stessa cosa ma in varie salse. 
Ed ora, secondo voi, partendo dal presupposto oggettivo che sui 1200 Black Caviar non ha avversari; Sui 1400 metri come la vedreste in un match virtuale contro Frankel? E sul miglio? 
E se proprio Black Caviar fosse una miler, ma finora non l'ha espresso perchè ha parziali da velocista incredibili?
Io una risposta ce l'ho, ma voglio sapere la vostra opinione.
Ditela qui sotto!

giovedì 9 febbraio 2012

Godolphin piglia tutto. Kinglet, Sandagyr e Mendip. Briciole a De Kock

Giornata ricca a Meydan, nelle prove del Carnival i mattatori sono stati quelli di Godolphin e Mahmood Al Zarooni che in pochi giorni hanno completato un doppio Classico, dopo Gamilati (Bernardini) qualche giorno fa, stavolta grazie a Kinglet (Kingmambo) nelle UAE 2,000 Guineas (sul Tapeta) G3 (Video qui: http://www.youtube.com/watch?v=bgSxjxL8GQk) con in sella Mikael Barzalona con un gran scatto dalle retrovie. Kinglet ha battuto Mickdaam (Dubawi) per Mick de Kock e l'atteso Singaporeno Dark Matter (Stratum), solo quinto. Il vincitore è un allevato Darley ed è un altro buon cavallo che emerge dall'acquisto di alcuni lotti della Stonerside Stable nel 2008. La mamma Karen’s Caper (War Chant), ha vinto le Nell Gwyn Stakes G3 ed è stata battuta di un musino nelle Coronation Stakes G1 da Maids Causeway (Giant's Causeway) che casualmente fa parte della Darley broodmare band. Fatti del caso!. Ma c'è di più, Kinglet è il primo prodotto di sua madre, la quale fa parte della famiglia della recente ritirata in razza Blue Bunting (Dynaformer).
Dicevamo gran giornata per Godolphin che alla vittoria delle 2000 Ghinee locali, ha vinto 4 corse nella serata, grazie a Sandagiyr (Dr Fong) nelle Firebreak Stakes, per un cavallo allevato dall'Aga Khan, acquistato per €140,000 alle Arqana da Anthony Stroud ed è nientemeno che il fratello della campionessa Sarafina (Refuse To Bend), recentemente acquistata da Teruya Yoshida. Nella corsa, era atteso il "MickdeKockiano" Bold Silvano (Silvano) che non è andato oltre un quinto posto, ma intanto è un approccio sul miglio per quello che potrebbe essere il suo vero ruolo nella DWC del 31 Marzo prossimo, mentre lo scorso anno partì favorito ma si infortunò nell'avvicinamento. Chissà che non sia la bomba di profondità. Intanto, lo stesso allenatore Sudafricano, ha piazzato una vittoria in chiusura grazie a Mutahadee (Encosta De Lago) in un ricchissimo handicap, un pò poco per uno che era il Re del Carnival, ma si vede che quest'anno qualcosa è andato storto (acquisti e forma). Godolphin ha aggiunto alla collana di vittorie anche quella di Mendip (Harlan's Holiday), (anche se la giubba è di Sheikh Hamdan bin Mohd Al Maktoum) nel Al Maktoum Challenge Round Two (sempre Tapeta), battendo tra gli altri Master Of Hounds (Kingmambo), quinto, per quello che potrebbe essere l'ultima prova prima della Dubai World Cup G1. (Video corsa qui: http://www.youtube.com/watch?v=lOecft_XXRs)
Per Mirco Demuro, impegnato solo in apertura con gli arabi, un terzo posto in sella a Fryvolous; un pò pochino per il nostro top jockey, che domani a Jebel Ali dovrà inventare per forza qualcosa in sella alla femmina Tawakul (Dalakhani) per Mick de Kock e Sheikh Mohd bin Khalifa Al Maktoum un handicap sui 1200 metri. Dai Mirco, illuminaci il Carnival.

Primi foal nati per Paco Boy, Silver Frost e Gloria de Campeao

In corsa, per il sottoscritto, è stato un eroe. La sua sfortuna è stata incontrare troppe volte Goldikova (Anabaa) che formalmente gli ha tolto qualche G1, che però in sostanza, sarebbero meritatissimi, ed intanto ne ha vinti tre. Parliamo di Paco Boy (Desert Style) e della sua carriera in corsa, ma quella in razza sembra essere nata nei migliori auspici. Il figlio di Desert Style (Green Desert), residente all'Highclere Stud, ha visto nascere i suoi primi tre rappresentanti sulla terra in poche ore. Il primo è stato un “cracking” colt nato dalla fattrice Key Light (Acclamation), una figlia della campionessa Eva Luna (Alleged), seconda mamma di Workforce (King's Best), per intenderci, nato al Nelson Farm Stud. La seconda nata, è una "well bred" filly nata dall'incrocio con Genuine Charm (Sadler's Wells), nientemeno che la sorella piena di Refuse To Bend allevata dal Moyglare Stud. Il terzo prodotto è un maschio nato dall'incontro con la neomamma Don’t Dili Dali (Dansili), Stakes Winner discendente da una famiglia (quella delle Meltemi) sviluppata da Cesare Protettì. John Warren, allevatore del neo nato, ha dieci fattrici coperte da Paco Boy che lo scorso anno ne ha castigate un centinaio. Paco Boy è stato un notevole performer dai 1400 ai 1600 metri, ed ha messo nel carniere il Prix de la Foret, le Queen Anne Stakes G1 e le Lockinge Stakes G1 e funziona per £8,000.
Un trittico sulla terra anche per il grigio Silver Frost (Verglas), vincitore Classico di Poule d’Essai des Poulains G1, che ha visto nascere una femmina e due maschi rispettivamente da Spirit Ima (Enrique), famiglia tedesca. Due femmine invece sono nate da Miss Anelia (Majorien) e Mixture (Linamix). Roba francese. Silver Frost ha vinto anche il Prix de Cabourg G3, il Prix Thomas Bryon G3 e il Prix de Fontainebleau G3, e funziona per €6,000 in Francia. (la foto pubblicata è della femminuccia da Mixture).
Qualche giorno fa è nato anche il primo figlio del Brasiliano di allevamento, ma francese di training, Gloria De Campeao (Impression) vincitore della Dubai World Cup G1 un paio di anni fa. Funziona in Svezia, proprio dove funziona e cioè alla Alebäck Farm in Västergötland. La mamma del foal è una vincitrice svedese dal nome Premier (Nicolotte), che ha prodotto il precoce ed efficace Götalandlöpning. La famiglia femminile appartiene ai vincitori di un certo livello come Auchroisk e Tebheagnaneilan (??), la cui mamma è la vincitrice delle 1000 Ghinee Svedesi Fernet-Branca (Diligo). Gloria de Campeao lo scorso anno ha coperto 70 fattrici. 

Blue Bunting ritirata in razza. Niente Sheema Classic

L'eroina Godolphin del 2011, Blue Bunting (Dynaformer), è stata ufficialmente ritirata dalle competizioni qualche giorno fa. La comunicazione è arrivata tramite gli organi di stampa di Sheikh Mohammed ed il Racing Manager di Godolphin Simon Crisford che ha spiegato le motivazioni del ritiro in razza. In pratica, la figlia di Dynaformer (Roberto) ha accusato un infortunio mentre preparava l'assalto allo Sheema Classic G1, corsa da $5 milioni nella notte più importante del Carnival. I veterinati hanno consigliato prudenza, per un infortunio dal quale la campionessa non avrebbe recuperato se non in tempi lunghissimi, dunque la decisione del ritiro e matrimonio preconfezionato con lo stallone Darley in America Street Cry (Machiavellian). Blue Bunting lo scorso hanno ha fatto qualcosa di eccezionale vincendo due Classiche in Europa, vale a dire le 1000 Ghinee G1 di Newmarket e le Darley Irish Oaks G1 al Curragh sul miglio e mezzo. Poi, la vittoria in grandissimo stile nelle Yorkshire Oaks G1 in estate. Blue Bunting, grigia o roana figlia di Dynaformer (Roberto) deve il suo mantello alla mamma Miarixa (Linamix) la quale ha vinto cinque delle otto corse disputate per Mahmood Al Zarooni, la cui figlia Blue Bunting appunto, gli ha regalato la prima Classica della sua carriera da allenatore. 

Si torna a correre. Il comunicato ufficiale del MIPAAF, promesse da mantenere

Si torna a correre, o almeno così sembra. Da domani sarà possibile di nuovo dichiarare i partenti a meno di clamorose novità, intanto oggi sono 40 giorni senza ippica in Italia. Cosa ha sbloccato la situazione? E' stato l'incontro tra Mipaaf, Assi e categorìe di ieri pomeriggio, e una promessa della garanzia di un montepremi ridotto del 20% e non del 40%, almeno da qui a marzo, in attesa delle cifre definitive che scaturiranno dal decreto Milleproroghe. Tre milioni sembrano siano destinati alla comunicazione, e alla promozione dell'ippica sui media e 35 milioni ulteriori sono arrivati dai 110 previsti in precedenza. Ma attenzione, perchè i 35 milioni rintracciati in realtà sono soldi virtuali dati da una finanza "creativa", cioè relativi ad un contenzioso tra ministero e Monopoli. Soldi che in realtà potrebbero anche non arrivare...e da qui a qualche mese, potrebbero esserci di nuovo problemi. Speriamo di no, ovviamente.
Intanto emerge qualche indiscrezione sulla destinazione d'uso dei famosi 100 milioni spariti per il 2012: sembra che siano stati usati per sistemare un contenzioso tra gli allevatori siciliani e l'Inps. Ma nessuno ha detto niente a tal proposito?
Comunque, di seguito, pubblichiamo il comunicato ufficiale da parte del Ministero, che indica anche le novità sostanziali nell'ambito delle scommesse (ripartizione degli introiti, unità di gioco ridotte per quelle esotiche, eccetera) inserite in un decreto che dovrebbe diventare esecutivo tra una decina di giorni. Sempre in attesa delle cifre definitive che scaturiranno dal Milleproroghe...
“Abbiamo lavorato negli ultimi giorni per trovare una risposta immediata alla crisi drammatica che sta vivendo il settore ippico, che rischia di avere pesantissime ricadute sul fronte occupazionale e sul futuro dell’ippica stessa. L’azione del Ministero si svilupperà in due momenti: da una parte attraverso misure urgenti che hanno l’obiettivo di dare una risposta immediata e di dare fiato al settore che da molte settimane è fermo, dall’altra lavorando ad un progetto di riforma organica che ne favorisca il rilancio e dia modo al Parlamento di dare il suo decisivo contributo”. Così il Ministro delle politiche agricole Mario Catania ha commentato la misura elaborata dal Mipaaf in seguito ad un serrato confronto con i rappresentanti di tutte le categorie del comparto ippico, che il Ministro si appresta a sottoporre  all’esame del Governo. Per quanto riguarda gli interventi immediati, sono previsti, di concerto con il Ministero dell’economia, una diversa ripartizione della posta di gioco delle scommesse ippiche, l’innalzamento della posta unitaria minima di gioco a due euro e la chiusura di una serie di contenziosi aperti con AAMS che consentirà ad ASSI/UNIRE di destinare al montepremi le somme accantonate per il predetto contenzioso. Inoltre è previsto un intervento sostanziale per la riduzione dei costi e la razionalizzazione della struttura operativa dell’ASSI. Parallelamente, ASSI, d’intesa con il Ministero, provvederà a rimodulare le previsioni del bilancio provvisorio fino al 31 marzo 2012, per incrementare la media ordinaria del montepremi del 20 per cento, in attesa che i provvedimenti di legge consentano l’ulteriore miglioramento della percentuale su base annuale. La proposta del Ministero prevede inoltre che i bandi delle nuove concessioni per l’affidamento delle scommesse ippiche da parte dell’Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato, vincolino il soggetto aggiudicatario alla gestione esclusiva delle  scommesse ippiche. Il Ministero prevede poi di destinare per l’anno 2012 tre milioni di euro per un programma di comunicazione per il rilancio del settore e, nel rispetto delle norme comunitarie in materia di aiuti di Stato, di finanziare programmi di sviluppo per il comparto presentati da soggetti privati con modalità da definire nell’ambito di un decreto interministeriale con il Ministero dell’economia e delle finanze. La risoluzione del contenzioso con AAMS consentirà di incrementare per il 2012 il montepremi dai previsti 111 milioni a 146 milioni di euro, a cui si potranno sommare ulteriori proventi derivanti dalle altre misure di razionalizzazione delle scommesse. A tali risorse, si affiancano, come detto i tre milioni destinati dal Ministero alla comunicazione per l’attività ippica e altre  misure in favore degli investimenti. Per quanto riguarda la riforma di ASSI, la misura, nell’ambito di una razionalizzazione dei costi, prevede la soppressione del Consiglio di amministrazione e della figura del Segretario generale e l’istituzione del solo Direttore generale. Verrà inoltre istituita una Consulta tecnica che prevederà una presenza effettiva delle categorie ippiche, dalla composizione ristretta e rappresentativa a titolo gratuito, in grado di supportare il Ministero e l’ASSI nelle decisioni strategiche del settore. È inoltre prevista una ulteriore riduzione dell’8% della spesa complessiva relativa al numero di posti in organico del personale dell’ASSI stessa. "Auspico – ha concluso il Ministro - che le misure proposte possano indurre alla ripresa delle attività ippiche per evitare l’ulteriore peggioramento della situazione economica degli operatori e porre le basi per avviare il rilancio del settore. In questo, mi aspetto un’apertura di credito da parte del mondo ippico verso uno sforzo che, data la situazione contingente del Paese, è veramente rilevante”.
Ed ora, miraccomando, un bel nodo al fazzoletto con la speranza ultima che molti scommettitori non si siano stancati ed abbiano "distratto" le proprie passioni altrove.
PS: Non siamo d'accordo con l'innalzamento della scommessa minima a due euro.
Qual'è la vostra opinione? Scrivi il tuo commento.

I nostri partner: New Racing Factory e i Demuro's, è sempre primavera.

Le fortune di un fantino, nella maggior parte dei casi, dipendono esclusivamente da quanto professionalità, abbinata al talento e all’uso della testa, impiega nel suo lavoro. Dietro alle fortune di un fantino, però, c’è quasi sempre un entità che regge le fila, le tende o le accorcia a seconda delle opportunità e che gestisce le sorti dello stesso, anche a livello umano, di concerto con l’assistito, ottimizzando le strategie da adottare e impiegandone di nuove, per raggiungere un obiettivo messo a fuoco a mente fredda. È la figura del manager, l’altra metà della mela se vogliamo, o il cervello pensante di un gruppo forte e dominante. Gianluca Di Castelnuovo, Deus ex Machina della New Racing Factory (www.newracingfactory.com ), è quel signore, nel senso autentico della parola, che risponde ad ogni richiesta di impegno dei Demuro’s, il quale ha vissuto nel 2011 una stagione sopra le righe gestendo le sorti dei fratelli che hanno centrato tutti gli obiettivi prefissati nell’annata…Missione compiuta, o quasi: «Esatto, quasi. Diciamo che mi sento in debito con la famiglia Demuro, e penso che la missione del 2011 sia stata completata all’80%, e io sono molto severo con me stesso. Manca quel 20% che brucia un pochino, e che nella fattispecie si riferisce alla mancata vittoria di Cristian in una prova di Gruppo in Italia, cosa che gli avevo promesso ma che non siamo riusciti a fare per poco, ma che lui è riuscito ad ottenere in Oriente, e la mancata vittoria di Mirco nel Lydia Tesio in sella a Beatrice Aurore, beffata sul palo da quella Quiza Quiza Quiza, di cui avevamo la monta prenotata da mesi. Una beffa, di cui mi sono sentito responsabile in solido, tanto che al termine della corsa ho rassegnato le dimissioni allo stesso Mirco, che le ha rifiutate». 
Si ma poi, c’è il restante 80% che è la parte corposa della missione: «Si, anche quello è vero. All’inizio dell’anno mi è stato chiesto di far vincere la classifica fantini a Cristian, obiettivo pianificato a tavolino stagione per stagione, step by step, e ci siamo riusciti perfettamente, come volevamo: Arrivare a +30 a fine agosto sul secondo per prevenire un calo fisico poi realmente avvenuto tra settembre ed ottobre, e tirare la volata nella parte finale al massimo della forma ritrovata, riuscita. E poi la conferma dello stesso Mirco ai vertici in Italia, con il numero di vittorie tali da aver ottenuto nuovamente la licenza per correre in Giappone. Aggiungo che il desiderio di ampliare il panorama delle collaborazioni con scuderie estere è ben riuscito (varie monte reperite in Gran Premi al netto delle prime monte con contratti regolarmente onorati), ed in pratica è mancata solo la ciliegina sulla torta, della vittoria in Pattern. Ma siamo soddisfatti, e di questo sono particolarmente grato naturalmente a tutti coloro che sono stati gli artefici maggiori, tutti gli allenatori che hanno presentato al meglio i loro cavalli e le scuderie più importanti in Italia che si sono mostrate interessate. Ma non solo, desidero ringraziare in particolare l’altro braccio armato della nostra gestione: Pamela Demuro, la quale si è dimostrata una efficace manager con la quale ho lavorato fianco a fianco con il massimo profitto ed unità di intenti, con la totale condivisione di ogni scelta. Con lei mai un litigio, si è messa sempre in discussione ed ha profuso tantissima serietà nel lavoro. Ricordo di come, un paio di giorni dopo aver partorito il suo secondogenito, si sia messa subito in moto a reperire partenti, e questo è un aspetto fondamentale del nostro modo di fare: il lavoro costante. E poi, desidero ringraziare anche tutte quelle persone che in un modo e in un altro hanno agevolato lo stesso Cristian e Mirco nei trasporti, in particolare l’appassionato Umberto Nizzola, che si è reso sempre molto disponibile a fare avanti ed indietro, per la pura passione di questo sport. Insomma, noi abbiamo cercato di fare il massimo senza essere mai superficiali, e quando si lavora seriamente, i risultati arrivano». 
La crisi in italia, o in generale questo 2012, sono lo spartiacque per il futuro dei fratelli vincenti: «Mirco sta proseguendo fruttuosamente la sua stagione esotica, al contrario di quanto pensino i suoi detrattori, ed intanto il contratto con Ernst Oertel è sempre in piedi e non è una cosa da chiunque montare per il Sultano bin Khalifa bin Zayed Al Nahy, il che potrebbe portare qualcosa in futuro, e non nascondiamo di voler pesantemente essere protagonisti del Carnival. Non è facile, perché le scuderie importanti stanno uscendo fuori ora ed hanno già i loro fantini, ma ogni volta facciamo un passetto avanti e dunque basta attendere. Ma la scelta di rimanere è felicissima, Mirco è contento dell’esperienza e qualcosa di nuovo uscirà di certo. Tra l’altro, venerdì ad Jebel Ali Mirco monterà per Mick de Kock e Bin Khalifa Al Maktoum, speriamo possa essere un buon viatico, oltre alle canoniche monte a Meydan dove le chance non sono mai elevatissime, ma i piazzamenti sono maturati lo stesso. E nella notte della DWC ha già il biglietto prenotato per due corse di contorno, una di queste in G1 per arabi, ma cercheremo di trovare qualche altro ingaggio pesante.. staremo a vedere. Poi Mirco ad Aprile lo passerà interamente in Giappone, e successivamente tornerà in Italia, a meno di altre soluzioni che ci sono state proposte, e che stiamo vagliando, sempre per l’estero: le porte sono aperte. Capitolo Cristian: che dire, i risultati parlano chiaro, è una macchina per come macina nel suo lavoro. Tornerà a Marzo in Italia pronto ad onorare il contratto con La Nuova Sbarra fino alla fine del 2012 come prima monta, mentre stiamo valutando offerte, che tra l’altro ci sono arrivate, per quanto riguarda la seconda monta. L’obiettivo è quello di conquistare più prove di livello possibile, speriamo di riuscirci»

martedì 7 febbraio 2012

Por qué? Di Franco Raimondi (per concessione di Per Sport del 7 Febbraio 2012)

Por Qué? Ricordate Jose Mourinho e l'ossessivo chiedersi "por qué?" nella polemica conferenza stampa dopo il k.o. (uno dei tanti) contro il Barcellona? Qui non siamo a quei livelli ma se quella volta Mou ce l'aveva con il mondo intero, (mise in mezzo pure l'Unicef), qui Franco Raimondi si riproduce la stessa litania aderente all'ippica italiana per porsi delle domande che difficilmente avranno risposta, ma che in fondo un pò tutti si fanno. Il Rai, con il suo stile efficace, geniale, ispirato e dissacrante allo stesso tempo, non è rimasto nella salamoia dell'apatia e dell'astinenza senza corse in Italia, ed ha messo nero su bianco ciò che lo stesso Josè Mourinho, in una visione nottura, gli ha suggerito. 
Di seguito il testo pubblicato su Per Sport nell'edizione del 7 Febbraio 2012: 
Forse sarà la nostalgia del Comandante Mou e delle sue provocazioni. Forse sarà la musica del mare o solo le lampare, oppure 5 settimane senza corse che innescano l'astinenza e magari le tante sigle e voci che rimbalzano sul web. Il Comandante mi è apparso in sogno e mi ha suggerito alcune domande da porre all'ippica italia. Ci provo, come un medium, e vi propongono la litania dei Porque. 
1) Por qué devo sentire dei pazzi che propongono di andare negli ippodromi e nelle agenzie ippiche a distruggere le slot machine mentre il giorno prima Sue Finley del Thoroughbred Daily News mi ha raccontato che con il Racino di New York quest'anno i premi saliranno con esploderanno?
2) Por qué Varese che è sempre stata una culla del galoppo (gentlemen, allenatori, proprietari, allevatori) deve trasformarsi in un campo profughi del trotto, dove far svolgere le corse di routine e mezza routine spostate da Milano, lasciando quelle buone a Torino?
3) Por qué a Milano, dove si corre al trotto da un secolo e ci sono ancora in piedi le antiche strutture del Trotter, deve cancellare la sua storia, Tornese e Brighenti, Branchini e Barbetta, gli anni della BBC? 
4) Por qué a Hong Kong la licenza è concessa a 24 allenatori e a fine stagione chi non vince almeno il 5% riceve il cartellino giallo e se l'anno dopo resta ancora sotto deve andare a fare un altro lavoro?
5) Por qué in Italia, dove nascono circa 1.400 purosangue destinati alle corse (altri sono pensati diversamente), dei quali circa 300 sono messi sul mercato devono esistere 2 case d'asta?
6) Por qué Livorno, che è tra i primi 3 ippodromi per media di spettatori (e spettatrici) a giornata nel meeting estivo rischia seriamente la chiusura, al contrario di altri impianti virtuali?
7) Por qué i dirigenti dell'ippica da 30 anni sono sempre gli stessi e, al massimo, come ricambio hanno prodotto un figlio? E nessuno ha mai avuto la forza di farli accomodare?
8) Por qué nel 1997 - quando la tris tirava come un ... pelo di... - le maiden del galoppo permettevano lo scialo di un premio al vincitore equivalente a 10.974 e quindici anni dopo le stesse corse offrono meno della metà?
9) Por qué siete riusciti - con un prelievo assurdo e spettacoli pessimi - a farmi passare la voglia di scommettere sulle corse italiane rinunciando a un buon cliente?
10) Por qué ,dopo che mi avete fatto crescere con l'idea che puntare alle corse era una cosa intelligente e di classe, mi volete far passare per un cavernicolo fuori moda che deve per forza mettersi il cappellino da baseball con la visiera all'indietro, gli auricolari dell'iPod, gli occhiali da sole e sedersi a un tavolo da poker se vuole essere figo? 
11) Por qué quando fa freddo non posso vedere le corse tranquillamente in televisione, con intorno un programma decente, e magari ballarmi qualche euro? 
12) Por qué negli anni '90 il direttore generale dell'Unire aveva uno stipendio di 5 milioni di lire e i commissari delle corse prendevano un gettone poco più che simbolico? 
13) Por qué in Francia ci sono più di 240 ippodromi ma solo 44 sono inseriti - nel 90 per cento dei casi saltuariamente - nel circuito di raccolta delle scommesse esterne e quasi tutti quelli di provincia appartengono a società senza fine di lucro, dove prestano servizio volontari e appassionati?
14) Por qué quando devo spiegare a un collega straniero perché in Italia non si è ancora disputata una corsa dal 2012 sono costretto a raccontargli la storia di 150 anni, dall'Unità a. oggi, e alla fine lui mi guarda come un marziano dicendo “queste cose succedono solo da voi”?
15) Por qué chi ha distrutto il sistema è stato premiato e dovrà magari guidare la sua ricostruzione? 
Aspetto un giorno di avere le risposte. Ho interpretato bene Comandante Mou?
Franco Raimondi